Tra le innumerevoli meraviglie del sud America, figura certamente la città boliviana di Sucre, capitale costituzionale della stessa Bolivia e capoluogo del dipartimenti di appartenenza: Chuquisaca. La città, dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, si estende su di un vastissimo altopiano ad un altitudine di circa 2.790m sul livello del mare ed ospita all'incirca 215.880abitanti.
La posizione occupata da Sucre fa del suo clima un'esplosione di contrasti. Malgrado la città si trovi appena al di sotto dell'equatore, molto prossima alla foresta amazzonica, infatti, presenta un clima piuttosto rigido, caratterizato soprattutto dalle notevolissime escursioni termiche esistenti tra i giorno e la notte. Fattore decisivo per questo è l'altitudine e la stretta vicinanza dei rilievi delle Ande. Le temperature medie, sotto l'influenza di tutti questi fattori, oscillano così tra i 13 ed i -3° nel periodo tra giugno e settembre, i periodi corrispondenti alla nostra primavera ed al nostro autunno (aprile-maggio e settembre-ottobre) registrano invece medie superiori, soltitamente comprese tra i 15 e gli 0° gradi; più miti le medie dei mesi tra novembre e marzo dove le temperature oscillano tra 14 ed i 4°.
Insomma, non si può certo paralre di un clima "caloroso", come invece si potrebbe dire per l'ospitalità degli abitanti di Sucre rappresentati per quasi il 49% da indigeni americani e per il restante 51% da coloni provenienti principalmente dalla Spagna o, meglio, da creoli, discendenti dei coloni spagnoli ma nati sul suolo del nuovo mondo.
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